lunedì 20 agosto 2018

Lo Sri Lanka, la natura e la cultura in tutte le sue forme


Su un territorio molto piccolo, lo Sri Lanka concentra una diversità incredibile di paesaggi. Parti alla scoperta dei parchi nazionali delle Maldive, il miglior modo per placare la tua sete di scoperta o per vedere uno dei più grandi mammiferi del mondo: l'elefante asiatico.

Il paradiso dei safari

Lo Sri Lanka ospita una grande diversità di specie animali, tra cui quasi un centinaio di mammiferi, più di duecento specie di farfalle e il doppio degli uccelli tropicali. Uno spettacolo che si può osservare facilmente recandosi in uno dei numerosi parchi nazionali del paese. La star dello Sri Lanka è ovviamente l'elefante asiatico, che si può osservare in molti parchi, quali Uda Walawe, Kaudulla, Bundala o il celebre parco di Yala. Se sei in viaggio nello Sri Lankadurante il mese di agosto, non perderti il grande raduno che riunisce centinaia di elefanti sulle rive del lago Minneriya. Gli amanti degli uccelli devono senza dubbio recarsi nella riserva forestale di Sinharaja o a Pottuvil o anche nella palude di Muthurajawela. Ci sono anche molte riserve ancora poco conosciute, che saranno ideali per uscire dalle mete convenzionali e forse anche per vedere il leopardo asiatico, una specie in via d'estinzione.

All'assalto delle montagne

Il centro dell'isola ospita una regione montuosa dove alcune cime superano i 2000 metri d'altitudine. Benvenuti nel paradiso degli escursionisti! Primo luogo importante: il Picco d'Adamo o Sri Pada, la montagna sacra dello Sri Lanka, dove Buddha lasciò la sua impronta. Al termine di una lunga camminata di sette ore attraverso le montagne, scoprirai un panorama splendido, soprattutto durante le prime ore del mattino. Un po' più lontano ecco World's End e il parco delle Horton Plains, un punto d'osservazione della natura e della vita selvaggia privilegiato, ma soprattutto un paesaggio tanto misterioso quanto impressionante. E coloro che sono animati da spirito d'avventura, vadano in direzione del Knuckles Range, i cui picchi sembrano dei pugni chiusi. Tuttavia, le escursioni in questa regione possono essere molto tecniche ed è vivamente consigliato chiedere l'assistenza di una guida locale.

Sulle montagne dello Sri Lanka

Incontrare i grandi mammiferi marini

Lo Sri Lanka è conosciuto per essere uno dei punti di passaggio delle balene blu durante la loro migrazione verso l'emisfero sud. Migrano a centinaia al largo delle coste meridionali e orientali del paese. E ovviamente è possibile fare un'escursione per osservarle, principalmente da Mirissa a sud o da Uppuveli a est. Oltre alle balene, avrai sicuramente l'occasione di vedere delfini e tartarughe, anch'esse numerose nelle acque dell'oceano Indiano. Ma non dimenticare che queste specie sono delicate e lo sviluppo del turismo ha un impatto non indifferente sul loro ecosistema. È indispensabile informarsi presso una guida locale e scegliere un'escursione che rispetti i mammiferi marini e l'ambiente.



Sigiriya, giungle e risaie ai piedi della Rocca del Leone




Non accontentarti di venire a Sigiriya solo di pomeriggio. Prenditi tutto il tempo che ti serve ed esplora ogni angolo di questa importantissima località turistica dello Sri Lanka. Al di là del suo patrimonio storico e culturale, questa zona del paese è piena di sorprese.

La Rocca del Leone

Famoso in tutto il mondo, la Rocca del Leone è uno dei posti simbolo dello Sri Lanka. Per me è una tappa inevitabile di ogni viaggio in Sri Lanka che si rispetti . Questo tappo di pietra lavica nasconde le rovine di un palazzo leggendario, patrimonio mondiale dell'Unesco.
È opera di un re folle, Dathusena, che ne fece il suo rifugio, credendolo una fortezza inespugnabile. Credendo di essere oggetto di un complotto per diseredarlo, Dathusena ordinò l'assassinio di suo padre, allora sovrano. Dopodiché, ordinò la costruzione di un palazzo in cima alla Rocca del Leone per sfuggire alle rappresaglie. Ma suo fratello Mogallana assediò la fortezza e si riprese il trono.
Ti consiglio di visitare il sito nelle prime ore del mattino per evitare le temperature troppe elevate: salire sulla Rocca del Leone è infatti una sfacchinata. È attraversando il ponte che conduce ai giardini del palazzo, mi sono reso conto delle dimensioni del sito. Mi sono subito innamorato dei colori di questa roccia così ricca di fascino, con i suoi colori così misteriosi. Abbiamo iniziato la salita con un nostro amico ma anche con un numero importante di turisti. Dei gradini, per lo più scavati nella roccia e di dimensioni diverse, portano sino in cima. In men che non si dica, le gambe cominciano a soffrire.
Nel giro di venti minuti, un'enorme scala in ferraglia conduce a delle grotte che ospitano al loro interno antichi dipinti raffiguranti asparas. Lasciati sedurre dalle loro forme divine e goditi la bellezza dei colori e la finezza delle linee dei loro volti.
I più avventurosi proseguiranno oltre le due gambe del leone, scavate nella roccia. Arrivati in cima, si troveranno di fronte le rovine dell'antico palazzo e un panorama mozzafiato. Ne conservo un ricordo indelebile.

Gli asparas di Sigiriya

Andare in bicicletta tra Sigiriya e Kimbisa

Se vuoi goderti al massimo i sublimi paesaggi di Sigiriya e dintorni , fa' come me. Affitta una bici e goditi un viaggio alla scoperta dei villaggi e della campagna circostante. Abbiamo scovato delle vecchie biciclette con le quali ci siamo fatti una passeggiata di qualche ora.
Lungo la strada principale tra Inamaluwa e Sigiriya, si incontrano molte persone, anche loro in bicicletta, il mezzo di trasporto più in voga da queste parti. Ben presto, ti si presenteranno di fronte paesaggi incantevoli: stupende risaie che danzano con il vento e pezzi di giungla davvero impressionanti.
Kimbisa è un suggestivo borgo situato a tre chilometri dalla Rocca del Leone. Perditi pure nelle sue stradine ed ammira le sue case colorate, circondate da una vegetazione lussureggiante. All'uscita della città, prendi la piccola strada sterrata a sinistra e prosegui fino all'impressionante Buddha bianco del nuovo tempo di Sigiriya .

Nelle grotte dei templi di Dambulla

I templi di Dambulla meritano una visita anche solo per la magia che questi luoghi emanano. Le grandi grotte sono state trasformate in templi diversi secoli fa. All'interno scoprirai splendide sculture e ammalianti dipinti: visitarli è un dovere, per un viaggio in Sri Lanka che si rispetti .

Scalare la montagna

Si accede ai templi rupestri di Dambulla con il kitsch del nuovo tempio dorato ancora negli occhi, sotto lo sguardo di un Buddha altro 30 metri. Sembra di essere in un parco divertimenti, tanto è artificiale l'aspetto di questo edificio.
I templi rupestri si trovano poche centinaia di metri più in alto, prendendo un sentiero escursionistico attraverso la collina. Lungo la strada per accedere ai templi, troverete sicuramente tanta gente. Questi templi sacri sono peraltro molto cari agli abitanti dello Srii Lanka,che vengono da ogni angolo del paese per visitarli.
Potrebbe volerci un bel po' per salire, dato che frotte di venditori abusivi ti salteranno adesso per venderti oggetti di ogni tipo, da presentare come offerta a Buddha. E alcuni possono essere anche molto insistenti Per esempio, mi sono imbattuto in una donna che mi ha completamente sbarrato il passaggio, impedendomi di proseguire. Voleva assolutamente vendermi un cartoccio di fiori di Tiaré.
Arrivati in cima, c'è ancora da attraversare l'entrata, sorvegliata a vista da agenti che ti faranno passare attraverso un metal detector. Meglio portarsi dietro uno zaino, così da metterci le scarpe senza dover pagare per lasciarle in uno spogliatoio.
Buddha coricato a Dambulla

Alla scoperta delle grotte

I templi rupestri di Dambulla, patrimonio UNESCO , hanno cinque grotte, differenti per dimensioni e importanza, all'interno delle quali sono esposte più di 150 immagini del Buddha. Il sito può essere visitato in una sola ora, visto che i templi sono molto vicini tra loro.
Entrando nella prima grotta, sarai sicuramente impressionato, come è capitato a me, dalla statua del Buddha sdraiato, lungo ben quindici metri.
La seconda grotta, chiamata Maharaja Viharaja, è sicuramente il posto più suggestivo di questo sito. Misura cinquanta metri di lunghezza e il suo soffitto è alto fino a sette metri in alcuni punti. Entrando nella grotta, non si sa proprio dove posare lo sguardo. La stanza è piena di immagini del Buddha, una più bella dell'altra. Sono rimasto rapito dalle elaborate pitture che coprono tutte le pareti della grotta. Non sembra neanche di essere in una grotta.
Il nuovo Grande Tempio , subito dopo la seconda grotta, ospita anch'esso un Buddha coricato, ancora più impressionante del primo. Divertiti a guardare i volti delle statue di Buddha. Sarai sorpreso dalla loro strana somiglianza: un lavoro sorprendente, quello dei pittori. Il lavoro degli artisti di tutte queste grotte è davvero degno di ammirazione. Mi chiedo ancora come hanno potuto trasformare sino a questo punto quella che in origine era una piccola cappella, circondata da qualche cavità.
La grotta successiva è molto più piccola e ospita ancora una volta un Buddha coricato, ma anche statue di divinità indù come Vishnu e Murugan.


Perdersi per le vie del forte di Galle

Dedica almeno una mezza giornata alla visita del forte di Galle. Perditi per la città e apri gli occhi. Lasciati portare a caso dalle sue viuzze e vai alla scoperta delle sue sorprese. Antiche case coloniali, vecchie chiese, templi e moschee fanno tutto il fascino della città

Galle è conosciuta dai navigatori e dagli esploratori almeno dal XV secolo. È con l'arrivo dei portoghesi, verso il 1500, che il porto acquisì importanza e diventò uno scalo strategico sulla rotta delle spezie. Ma la città attuale e il suo celebre forte sono opera degli olandesi e risalgono al XVIII secolo. Devi assolutamente visitare Galle durante il tuo viaggio in Sri Lanka.

Goditi la tranquillità:

una cosa che mi ha davvero colpito quando sono entrato nel forte di Galle è la sua estrema tranquillità. --- Evidentemente, per godersi la città, è meglio arrivarci di mattina presto, prima della folla di viaggiatori. Galle è completamente diversa da tutte le altre città del paese. È una città magica, un tuffo nel tempo, lontano dall'agitazione che regna nei dintorni. La sua atmosfera è particolarissima e il suo ambiente spagnoleggiante. Il fascino delle sue case colorate a tinte pastello non ti lascerà indifferente.

Seguimi attraverso le strade del Forte

Entrando nel forte per la porta principale, risali Main Street che va dritta fino all'oceano. Ammira la tipica architettura coloniale di questa strada, con le sue case con porticati impeccabilmente restaurati. Alla fine della strada, sali sul promontorio che conduce alla roccia sul mare dove sventola la bandiera e goditi la vista su tutta la baia di Galle. Segui le mura in direzione del faro fino al viale di magnolie. Più in basso c'è una spiaggetta frequentata dagli abitanti della città. Risali Hospital Street in direzione del baluardo dell'Aurora e fermati al numero 22. --- Continuando verso Queens Street arriverai fino all'antica casa del governatore olandese.
Se non fa troppo caldo, sali per camminare sulle antiche mura della città. Apprezzerai sicuramente il panorama sull'oceano e alcuni scorci dell'interno del forte. Ci sono numerosi baluardi che meritano un giro: il bastione Nero, quello del Tritone o Ponte Utrecht appena dietro il faro.
Il faro di Galle

Concediti una pausa in un cortile all'ombra

Se il calore diventa troppo soffocante, non esitare a spingere le porte delle antiche case della città. La maggior parte di esse ospitano oggi ristoranti o piccoli bar che nascondono dei cortili fioriti, dove potrai rinfrescarti davanti a un bicchiere di succo di frutta. E anche lì c'è un fascino tutto particolare. L'interno delle case è spesso tanto impressionante quanto l'esterno. Una volta riposato potrai ripartire per esplorare il resto della città.




L'altra faccia di Negombo, tra laguna e canali




Principale città produttrice di cannella al tempo della colonizzazione olandese, Negombo è oggi diventata una stazione balneare di punta che ha saputo approfittare dell'arrivo del turismo, conservando al tempo stesso le sue particolarità, la sua storia e le sue tradizioni. Dietro ai grandi viali invasi dagli hotel e dalla folla delle spiagge di Beach Road, ho scoperto una città tranquilla con i suoi canali e le sue chiese risalenti all'epoca coloniale.
Pesca tradizionale e mercati del pesce.


Ella, piantagioni di tè alla fine del mondo




Ella si raggiunge in treno dopo un lungo viaggio di sette ore in mezzo ai più bei paesaggi della regione montana. Apprezzerai la calma di questa località alla quale conviene dedicare almeno uno o due giorni durante il tuo viaggio in Sri Lanka.

Camminare attraverso le piantagioni di tè

Per raggiungere il sentiero che conduce al piccolo Picco di Adamo bisogna ridiscendere Passara Road fino alla città bassa, poi seguire la strada per qualche centinaio di metri. La passeggiata è piacevole e si fa facilmente in meno di mezza giornata. A sinistra di un piccolo vivaio prendere il sentiero che sale verso la collina più alta del posto. Un cartello indica la direzione verso il piccolo Picco di Adamo. La camminata, andata e ritorno compreso, dura circa un'ora e mezza e te la consiglio vivamente. Il sentiero attraversa numerose piantagioni di tè e offre un panorama impressionante sulla valle e sul fiume Kirindi Oya. Durante il cammino incrocerai sicuramente degli operai al lavoro che faranno volentieri una pausa per una fotografia. A metà del cammino c'è un vecchio che vende dei piccoli gioielli prodotti con i semi. A quanto pare è abbastanza conosciuto sul posto, cosa di cui è prova il suo libro d'oro che ti farà leggere sicuramente.
Continua il sentiero verso la cima, il cammino a questo punto diventa un po' più difficile. Dopo venti minuti avrai raggiunto la cima del piccolo Picco di Adamo. Se il cielo è limpido, godrai della vista su tutti i dintorni: le piantagioni di tè, qualche fabbrica sulle colline intorno e le numerose cascate del posto, a seconda della stagione.
Il piccolo Picco di Adamo

Le cascate di Rawana, le più impressionanti del paese

A circa cinque chilometri dal villaggio di Ella potrai raggiungere a piedi le cascate di Rawana, considerate le più impressionanti del paese. Avendo visto solo queste non posso confermarlo.
Da Ella dovrai seguire la strada 23 in direzione di Wellawaya. Sii molto prudente perché non c'è un percorso attrezzato e la circolazione è spesso considerevole su questa strada. E gli abitanti del posto non hanno paura di spingere sull'acceleratore, poco importa che tu sia o no sul ciglio della strada. Dopo un'oretta di cammino vedrai le cascate alla tua destra. C'è anche la possibilità di raggiungerle con l'autobus pubblico che va fino a Wellawaya.
Le cascate di Rawana fanno parte dei luoghi magnifici dimenticati dai turisti. Le cascate sono frequentate solo da singalesi del posto, oppure venuti da lontano, perché sono abbastanza famose in Sri Lanka. Se cerchi un viaggio fuori dei percorsi battuti, sei nel posto giusto. Alte più di venti metri, le cascate precipitano dalla montagna in mezzo a rocce nere con venature rosse, davvero un posto magnifico. A seconda del meteo potrai, come i singalesi, fare il bagno in uno dei bacini naturali che si sono formati ai piedi delle cascate.


Costa meridionale: spiaggia all'infinito

Sentire la sabbia fina che scivola sotto i piedi. Abbronzarsi leggendo in spiaggia. Esplorare i fondali marini con una maschera e un boccaglio. Incontrare i pescatori dell'isola. Gustare il pesce grigliato con i piedi nell'acqua. Ecco ciò che aspetta il viaggiatore sulla costa meridionaledurante il suo viaggio in Sri Lanka.

Weligama: pesca all'amo da grande altezza

La pesca sui trampoli è un'antichissima tradizione trasmessa di generazione in generazione dalle famiglie di pescatori di Galle. Uno dei luoghi dove si può osservare questa tecnica ancestrale è la città portuale di Weligama e la gente del posto lo ha capito bene. Infatti, chi vuole una foto dovrà pagare quasi a ogni scatto.

Mirissa: musica, balene e pesce grigliato

Mirissa è diventata molto famosa soprattutto per l'osservazione delle balene. Le sue spiagge attirano le folle, però ne conservo un bel ricordo. La spiaggia principale fa pensare alla Thailandia, con la sua moltitudine di ristorantini e di bar dove ci si può intrattenere quasi tutta la notte. Davanti a ognuno di essi si trova un banchetto con il pesce fresco del giorno. C'è solo da scegliere e sistemarsi per gustarlo. Se cerchi più calma, segui la costa in direzione del tempio di Bandaramulla e molto velocemente non incrocerai quasi più nessuno. Per saperne di più vai sul mio blog..


Mirissa di sera...

Talalla la segreta

La maggior parte dei viaggiatori passano davanti alla spiaggia di Talalla senza neppure notarla, e tanto meglio, anche se la strada che collega Mattara a Mirissa passa a un centinaio di metri da lì. Non posso descrivere quello che ho provato vedendo questa spiaggia per la prima volta. Un'impressione di spazio, l'immensità, la calma, la solitudine.
Per quanto riguarda l'alloggio, non avrai molta scelta, perché una manciata di stabilimenti si dividono i pochi terreni dove le costruzioni sono autorizzate. A Talalla c'è una sola cosa da fare, distendersi, godersela e soprattutto osservare. Tutte le mattine gli alunni della scuola del villaggio vengono in spiaggia per una lezione di sport. In un angolo della baia i pescatori riparano le loro piccole imbarcazioni in legno. E la sera, dalla falesia a est della spiaggia, il tramonto offre uno spettacolo raro.

Tangalla e le sue cale

La costa occidentale di Tangalla conta non meno di una decina di calette una più affascinante dell'altra. Sono perfette per chi ama i viaggi relax.
Cammina per un po' lungo il sentiero costiero che collega Tangalla a Goyambokka e che attraversa buona parte delle spiagge della città. Mentre camminavo in un bosco lungo il litorale, ho sentito il grido di un uccello. Improvvisamente davanti a me è spuntato un pavone. Ce n'erano ovunque, sui rami, sotto agli alberi, lungo tutto il cammino.
Tangalla è anche la tappa perfetta per l'osservazione delle tartarughe verdi dal lato della spiaggia di Rekawa. La stagione ideale va da aprile a settembre.


Sulla curva delle spiagge di Uppuveli e di Nilaveli

Se sei stanco dopo aver visitato i templi del centro dell'isola, niente di meglio che venire a riposarti sulle spiagge del nord di Trincomalee. Qui né folla, né spiagge animate, solo un po' di tranquillità. Un viaggio lontano dal turismo di massa e a contatto con gente accogliente che non aspetta altro che i viaggiatori.

La tranquilla spiaggia di Uppuveli

Solo qualche chilometro separa Uppuveli da Trincomalee e il percorso in triciclo dura solo qualche minuto. Distrutto dallo tsunami nel 2004, il villaggio si sta riprendendo a poco a poco. Un uomo del posto mi ha raccontato com'è scampato all'ondata salendo sulle colline occidentali della città con una manciata di abitanti.
Dopo aver viaggiato in tutto lo Sri Lanka, resterai sicuramente sedotto dalla quiete di questa spiaggia nel mese di gennaio. Qui la stagione è spostata rispetto al resto dell'isola, al punto che mentre il sud è sovraffollato di viaggiatori, Uppuveli è ancora tranquilla e pronta ad aspettarli.
Concediti un po' tempo per camminare verso il nord della baia, dove c'è una stupenda laguna abitata dai pescatori del posto. Potrai osservare barche in legno che galleggiano sull'acqua, qualche casetta dove si ammassano diverse famiglie, mandrie di bufali selvatici sparsi sulla spiaggia. Non aver paura di attraversare il braccio di mare in direzione della costa rocciosa, che ospita un piccolo kovil hindu coloratissimo e assolutamente affascinante.
L'isola dei Piccioni

Nilaveli e l'isola dei Piccioni

Nilaveli assomiglia molto alla sua sorellina Uppuveli, ma è già più sviluppata. Durante il mio viaggio in Sri Lanka grandi complessi alberghieri cominciavano a spuntare in alcuni punti della spiaggia, ma è talmente lunga che ci vorrà ancora un po' di tempo prima che venga completamente sfigurata.
Se vieni fino a questa spiaggia, devi assolutamente fare la gita fino all'isola dei Piccioni, che si vede a qualche miglio dalla costa. È classificata come parco naturale, che in Sri Lanka significa prezzo d'entrata un po' alto. Ma l'esperienza vale il prezzo, te l'assicuro. Nel villaggio potrai sicuramente trovare un pescatore che accetterà di condurti sul posto quasi gratis.
Scegli di venirci di mattina o alla fine del pomeriggio e sarai certamente da solo. Abbiamo trascorso qui parecchie ore e, a parte noi e il guardiano del parco, non abbiamo visto nessuno. L'isola è composta da due spiagge e da una collinetta rocciosa. Il paesaggio qui è davvero incredibile. Gira lo sguardo verso l'acqua e osserva in silenzio. Dopo qualche secondo vedrai sicuramente una prima pinna, poi due... Alla fine, un'intera colonia. Gli squali pinna nera del reef, numerosi nella scogliera al largo dell'isola, si avvicinano a meno di un metro dalla spiaggia. E non temere, sono inoffensivi e mangiano solo plancton. Se sono ancora qui per dirlo, vuol dire che non c'è proprio alcun rischio.


Provare l'effervescenza del bazar di Pettah a Colombo

Dedica almeno mezza giornata a perderti nel bazar di Pettah a Colombo. Qui la tradizione dei mercati si tramanda da secoli e promette scoperte in cui saranno risvegliati tutti i sensi. Le vie sono invase di negozi nei quali si vende di tutto, dalla più piccola cianfrusaglia al cesto di manghi freschi, dai CD alla maglietta all'ultima moda.

Perdersi per le viuzze

Dalla stazione di Colombo Fort, prendere la passerella che attraversa Olcott Mawatha per confondersi in mezzo alla folla del bazar. Iniziare il percorso risalendo Cross Street 1 e le sue piccole bancarelle che propongono occhiali, infradito e articoli da spiaggia. Svoltando a destra in Prince Street ti ritroverai quasi al centro del bazar. Stai attento, confonditi in mezzo alla folla e osserva:
una ragazza in sari che gironzola per i negozi, un uomo d'affari di fretta che cerca una nuova cravatta, una madre di famiglia che negozia il prezzo di un'oncia di cannella per la cena. Le vie si affollano rapidamente, c'è da chiedersi come ci si potrà districare. Mentre i negozi sono riforniti continuamente da addetti alle consegne che tirano i loro vecchi carretti di legno, dei taxi suonano il claxon a tutto spiano mentre un balaj tenta di portare due turisti in hotel.
Risalendo verso Main Street, devi assolutamente fermarti davanti alla moschea di Jami Ul-Alfar, ossia la moschea rossa. Più in alto, alla tua destra, dirigiti verso Sea Street, la via dei gioiellieri. Ti sconsiglio di fare acquisti qui, a meno che tu non sia accompagnato da una persona di fiducia. Le truffe sono numerose. Alla fine della strada, alza gli occhi per ammirare il kovil colorato del tempio hindu Kathiresan.
Moschea di Pettah

Provare le specialità locali

Risalendo Maliban Street dall'altro lato del quartiere, ti ritroverai in un antico mercato coperto nel quale si vende qualsiasi tipo di frutta e verdura. Le bancarelle sono strapiene, al limite del cedimento sotto il peso delle merci. Spingi la porta di uno dei negozi che circondano la piazza e lasciati tentare da uno spuntino. Rotties, patties, cutlets o vada ravviveranno le tue papille. Ma stai attento se non ami mangiare cibo speziato. Non aver paura di fermarti davanti a una delle numerose bancarelle che si trovano sui marciapiedi per assaggiare il cibo di strada dello Sri Lanka.

Il bazar di notte

Come spesso in Sri Lanka, è di sera che il bazar di Pettah raggiunge il massimo dell'effervescenza. La gente si spinge sui marciapiedi e si affretta nelle viuzze del centro del quartiere. Uomini armati di megafono arringano la folla ripetendo instancabilmente gli stessi slogan. Venditori abusivi si posizionano progressivamente in tutti i posti possibili, fino a occupare l'ultimo metro quadrato del marciapiede. E se la folla ti opprime, potrai sempre scappare attraversando la passerella che conduce al quartiere del Fort, all'altezza della rotonda della torre dell'orologio di Khan.


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